I fossili di animali ritrovati in un sito del North Dakota risalente a 66 milioni di anni fa. Sepolti da un’onda causata dal terremoto seguito alla caduta del meteorite, pochi minuti dopo l’evento, si sono preservati fino a noi. La prova è nei “lapilli” scesi dal cielo.

E’ UNA PICCOLA Pompei dell’ultima grande estinzione quella che hanno restituito i calanchi sulle colline del North Dakota, negli Stati Uniti. Fissate, congelate nel fango diventato roccia, ci sono le vittime dello tsunami che seguì all’impatto con l’asteroide, quello che spazzò via i dinosauri e una buona parte delle forme viventi sulla Terra. Dopo 66 milioni di anni i paleontologi dell’Università di Berkeley hanno trovato gli indizi per ricostruire quello che accadde subito dopo, da 10 a 20 minuti dall’impatto che cambiò per sempre il destino del Pianeta. E il nostro.

Sulle pareti della… (Continua a leggere l’articolo originale su Repubblica.it)

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Tags: dinosauri

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