I Dinosauri (Dinosauria Owen, 1842) sono un gruppo di rettili molto diversificati comparsi durante il Triassico superiore (circa 230 milioni di anni fa) che dominarono il pianeta fino alla fine del Cretaceo (circa 65 milioni di anni fa), quando l’estinzione K-T portò alla scomparsa di tutti i dinosauri non aviani alla fine dell’era Mesozoica. Divennero i vertebrati terrestri dominanti per oltre 160 milioni di anni.

DINOSAURI

DINOSAURI
Autore: Luke Jones from Yucca Valley

I resti fossili indicano che gli uccelli si originarono all’interno del gruppo di dinosauri noto come teropodi, durante il periodo Giurassico. Di conseguenza, nei moderni sistemi di classificazione, gli uccelli sono considerati un gruppo di dinosauri, l’unico a sopravvivere fino ad oggi. Il termine dinosauro è anche usato estensivamente, ma non correttamente sul piano tassonomico, per indicare ogni grande rettile vissuto nel Paleozoico e nel Mesozoico, come il pelicosauro Dimetrodon, gli pterosauri alati e gli acquatici ittiosauri, plesiosauri, mosasauri.

I dinosauri sono un gruppo di animali molto diversificato: i soli uccelli attuali contano oltre 9 000 specie. Basandosi sui fossili, i paleontologi hanno identificato oltre 500 generi distinti e più di 1 000 specie di dinosauri non aviani. I dinosauri sono rappresentati su ogni continente sia da specie fossili che da specie attuali (gli uccelli). Alcuni dinosauri erano erbivori, altri carnivori. Molti di essi erano bipedi, mentre altri erano quadrupedi o capaci di muoversi sia a due che a quattro zampe. Molte specie possiedono elaborate strutture “da parata”, come corna e creste, e alcuni gruppi estinti svilupparono anche modificazioni scheletriche come armature d’osso e spine.

I dinosauri aviani sono i vertebrati volanti dominanti fin dall’estinzione degli pterosauri, e le prove suggeriscono che tutti i dinosauri costruissero nidi e depositassero uova, così come fanno gli uccelli odierni. I dinosauri variavano molto in taglia e peso: i più piccoli teropodi adulti erano lunghi meno di un metro, mentre i più grandi dinosauri sauropodi potevano raggiungere lunghezze di quasi cinquanta metri ed erano alti decine di metri.

Nonostante la parola dinosauro significhi “terribile lucertola”, il nome è piuttosto fuorviante: i dinosauri infatti non erano lucertole, ma un gruppo separato di rettili con una particolare postura eretta che non si riscontra nelle vere lucertole. Fino alla prima metà del Novecento, gran parte della comunità scientifica riteneva che i dinosauri fossero lenti, poco intelligenti e a sangue freddo. Numerose ricerche a partire dagli anni settanta, però, hanno indicato che i dinosauri erano animali attivi con un elevato metabolismo e numerosi adattamenti per l’interazione sociale. Molti gruppi (in particolare tra i carnivori) erano tra i più intelligenti organismi del loro periodo.

Fin da quando i primi fossili di dinosauri sono stati riconosciuti come tali all’inizio del XIX secolo, scheletri fossili montati (o repliche) di questi animali sono divenuti grandi attrazioni nei musei di storia naturale in tutto il mondo, e i dinosauri sono divenuti parte della cultura mondiale. La loro varietà, le grandi taglie di alcuni gruppi, e la loro natura simile a quella di mostri e draghi mitologici hanno catturato l’interesse e l’immaginazione del pubblico da oltre un secolo. Sono stati i protagonisti di libri e film di successo come Jurassic Park e le nuove scoperte sono regolarmente riportate dai media.

 

DEFINIZIONE
Il superordine “Dinosauria” deve il suo nome al paleontologo inglese Richard Owen, che lo coniò nel 1842. Il termine è una combinazione delle parole greche δεινός/deinòs (“terribile” o “spaventosamente grande” o “formidabile”) e σαῦρος/sàuros (“rettile” o “lucertola”).

Per distinguere i dinosauri dagli altri rettili esistono alcuni elementi che permettono di stabilire la differenziazione.

La prima più semplice è quella della datazione del fossile, infatti i dinosauri non aviani sono vissuti in un preciso periodo di tempo (dal Triassico inoltrato alla fine del Cretaceo) e qualsiasi rettile, anche di considerevoli dimensioni (come i pelicosauri, ad esempio Dimetrodon), vissuto prima o dopo questo periodo non è un dinosauro.
Dal punto di vista dell’habitat, i dinosauri erano esclusivamente terrestri e qualsiasi rettile marino (come i plesiosauri, i mosasauri o gli ittiosauri) o volante (pterosauri), nonostante a volte siano comunemente definiti tali, non sono in realtà dinosauri. Va comunque fatta una precisazione riguardo alla possibilità di volare, poiché per i dinosauri-uccelli come l’Archaeopteryx e diversi celurosauri che presentavano un rivestimento piumato, non si esclude la possibilità che compissero delle planate o addirittura brevi voli: dai celurosauri si sono inoltre originati anche gli uccelli, tanto che la stessa classificazione dell’Archaeopteryx (definibile come dinosauro evoluto o, equivalentemente, come uccello primitivo) è controversa. Ad oggi però, ritenendo la classe Aves parte integrante di Dinosauria, possiamo considerare dinosauri teropodi (comprese forme volanti o nuotatrici), tutti gli uccelli. Vi furono inoltre specie come il bizzarro e controverso Yi qi, un piccolo dinosauro piumato con una membrana (analoga al patagio dei pipistrelli e degli pterosauri) che forse gli permetteva di volare o di planare.
Più concretamente, i dinosauri presentavano le forme e le dimensioni più svariate, che in genere di primo acchito permettono di distinguerli da molti altri rettili. Saltano subito all’occhio le dimensioni eccezionali di certi colossi, mai raggiunte da qualsiasi altro animale terrestre, o le forme curiose di specie come il triceratopo o il parasaurolofo. Tuttavia esistevano anche dinosauri molto più piccoli.
Vi sono caratteristiche anatomiche più specifiche che permettono di separare più nitidamente i dinosauri da qualsiasi altro rettile. La principale è quella del posizionamento degli arti, che nei dinosauri sono collocati direttamente sotto il corpo (in maniera simile agli uccelli odierni, o anche grossomodo ai mammiferi); ne consegue che quando l’animale è fermo gli arti sono approssimativamente perpendicolari al corpo, in maniera analoga, per esempio, a quanto avviene in una mucca, mentre il ventre e quasi tutta la coda non toccano il terreno. In qualsiasi altro rettile questo non avviene: le articolazioni sporgono all’esterno del corpo (presentando delle sorta di “gomiti”) e quando è fermo l’animale tocca il suolo con il ventre e la coda. Fanno eccezione alcuni arcosauri come alcuni Curotersi terricoli e alcuni pterosauri, che però articolavano la caviglia e agganciavano la zampa al bacino in maniera nettamente differente. Va anche notato come tutti questi gruppi di rettili svilupparono prima la verticalità delle zampe posteriori, e poi, in modo differente spesso da clade a clade, delle zampe anteriori, sviluppando spesso forme di bipedismo obbligato.

È ormai nozione diffusa tra i paleontologi che gli uccelli siano un gruppo evolutosi direttamente dai celurosauri, che aveva molti rappresentanti sin dall’epoca del Giurassico come il compsognato e più avanti nel Cretaceo come il velociraptor. Quindi, secondo l’analisi cladistica, gli uccelli sono un gruppo di dinosauri. Tuttavia, gli uccelli sono morfologicamente molto diversi dai rettili loro progenitori e definire gli uccelli “dinosauri aviani” e tutti gli altri dinosauri “dinosauri non aviani” richiede alcune precisazioni. Gli uccelli sono sempre uccelli, almeno nell’uso popolare e nell’opinione degli ornitologi. È anche formalmente corretto, almeno nel più vecchio sistema di classificazione di Linneo, che accetta taxa che escludono alcuni discendenti di un singolo progenitore comune (taxa parafiletici). Di conseguenza, questa voce usa il termine “dinosauro” come sinonimo per “dinosauro non aviano” e “uccello” come sinonimo per “dinosauro aviano”.

Molte delle distinzioni anatomiche “classiche” tra dinosauri (intesi come rettili) ed uccelli vanno cadendo, in particolare il sistema respiratorio proprio degli uccelli è oggi considerato tipico dei saurischi e derivato da quello degli arcosauri, lo stesso può dirsi per molte altre caratteristiche biologiche che difficilmente si fossilizzano (come la presenza di piume e penne, il sangue caldo, il cuore a quattro cavità ecc.), grazie a scoperte eccezionali di tessuti molli nell’ultimo quarantennio, e all’accresciuta capacità di studio degli isotopi delle ossa e dei denti (utili per dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio il sangue caldo dei dinosauri). Il medico e naturalista inglese Thomas Henry Huxley, agguerrito sostenitore della teoria dell’evoluzione, coniò il termine Ornithoscelida per chiamare questi rettili; il nome faceva riferimento alla parentela filogenetica con gli uccelli. Owen, sostenitore, sebbene non acritico, del creazionismo, scartò questo termine con disprezzo. Tutt’oggi si dibatte su di un’eventuale unificazione e riclassificazione delle classi Aves e Reptilia.

 

EVOLUZIONE
I dinosauri si separarono dal ramo degli arcosauri durante il periodo Triassico.

Il primo dinosauro conosciuto, l’Eoraptor lunensis apparve approssimativamente 230 milioni di anni fa, tra il Triassico medio e il Triassico superiore, circa 20 milioni di anni dopo l’estinzione di massa del Permiano-Triassico che causò la scomparsa di circa il 75% di tutta la varietà biologica del pianeta. Le datazioni radiometriche dei fossili della primitiva specie di dinosauro Eoraptor lunensis, scoperto in Argentina, stabiliscono la sua presenza nei ritrovamenti fossili di quel periodo. I paleontologi credono che Eoraptor potesse assomigliare all’antenato comune di tutti i dinosauri. Se ciò fosse vero, le sue caratteristiche farebbero pensare che i primi dinosauri fossero piccoli predatori bipedi. Tra i possibili antenati dei dinosauri vi sono Marasuchus, del Triassico medio dell’Argentina, il poco conosciuto Saltopus della Scozia (grande quanto una mano, del Triassico superiore) e Silesaurus, rinvenuto in Polonia e considerato un possibile antenato dei dinosauri ornitischi.

Molte linee di dinosauri primitivi si diversificarono rapidamente dopo il Triassico, espandendosi rapidamente fino a riempire la maggior parte delle nicchie ecologiche disponibili.

L’estinzione di massa del Cretaceo terziario, 65 milioni di anni fa, alla fine del Cretaceo, causò la scomparsa di tutti i dinosauri, con l’eccezione del ramo dei teropodi che, evolvendosi, avevano già portato alla comparsa dei primi uccelli.

La conoscenza attuale dei dinosauri deriva da una varietà di ritrovamenti fossili e non fossili, tra cui ossa fossilizzate, coproliti, tracce di deambulazione, gastroliti, piume, impronte della pelle, tessuti molli e organi interni. Molti campi di studio contribuiscono a farci capire il mondo dei dinosauri, tra cui la fisica, la chimica, la biologia e le scienze della terra (delle quali la paleontologia è una branca).

Resti di dinosauri sono stati ritrovati in ogni continente, incluso l’Antartide. Numerosi fossili delle medesime specie di dinosauro sono stati ritrovati su continenti del tutto differenti, dando in questo modo vigore alla teoria secondo la quale tutte le masse continentali erano unite un tempo in un supercontinente denominato Pangea. Questa massa iniziò a frammentarsi nel Triassico, circa 230 milioni di anni fa.

 

CLASSIFICAZIONE
I dinosauri sono arcosauri, come i moderni coccodrilli e gli uccelli. Questi si differenziano per avere cranio diapside, avendo due fori dove si attaccano i muscoli della mascella, chiamati finestre temporali, e in particolare avendo una ghiandola detta “ghiandola del sale” posta tra la cavità orbitale e la cavità nasale che permetteva loro di controllare il livello di salinità e in questo modo riuscire a capire l’ubicazione di pozze d’acqua (questo soprattutto nel periodo Triassico, in quanto la Terra era arida e desertica). Gli uccelli e la maggior parte dei rettili sono diapsidi; i mammiferi, con solo una finestra temporale, sono chiamati sinapsidi; le tartarughe, senza finestra temporale, sono anapsidi.

I dinosauri hanno anche denti che crescono da alveoli, anziché essere estensioni dirette delle ossa mascellari, come pure varie altre caratteristiche. Entro questo gruppo, i dinosauri si differenziano principalmente per la loro andatura. Invece di avere zampe che si estendono lateralmente, come le lucertole e i coccodrilli, le loro zampe si protendono direttamente sotto il loro corpo.

Nella stessa epoca dei dinosauri vivevano molti altri tipi di rettili. Alcuni di questi sono comunemente, ma scorrettamente, considerati dinosauri: tra questi i plesiosauri (rettili acquatici che non sono vicini ai dinosauri dal punto di vista evolutivo), e gli pterosauri, rettili volanti che si sono evoluti separatamente da un rettile progenitore nel tardo Triassico.

 

Fonte Wikipedia

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